sabato 4 ottobre 2014

L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.

MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE - CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Di Argentino Quintavalle:



COSA PUÒ FARE LA CHIESA
1) PRINCIPIO: Riconosciamo che Dio come Creatore è proprietario di tutte le cose.
Nell'Antico Testamento, l'anno sabatico e l'anno giubilare erano espressioni concrete della convinzione che la terra è di Dio e che il popolo d'Israele appartiene a Dio (Lev. 25:23,42,55).
Gesù, all'inizio del suo ministero, ha annunciato l'anno di grazia del Signore, spesso identificato con il Giubileo.
Attraverso Gesù, il povero ha sentito buone notizie, i prigionieri sono liberati, i ciechi recuperano la vista, e gli oppressi acquistano la libertà (Luca 4:16-21).
La prima chiesa di Gerusalemme ha messo il giubileo in pratica predicando il Vangelo, guarendo i malati, e condividendo i beni.
Le chiese erano solidali con chi si trovava nel bisogno (Atti 2:44,45; 4:32-37; 2Cor.8:1-15).
Come amministratori della terra di Dio, siamo chiamati ad aver cura della terra (Gen. 1:26-28).

Come amministratori del denaro, dobbiamo vivere semplicemente, praticare l’aiuto reciproco all'interno della Chiesa, sostenere la giustizia economica, e dare con generosità e cuore allegro (Fil. 4:11,12; 2Cor. 8:13,14; 2Cor.9:7; Giac. 5:4).
Come persone dipendenti dalla provvidenza di Dio, non dobbiamo essere preoccupati per le necessità della vita, ma di cercare prima il regno di Dio (Mat.6:24-33).
Non possiamo essere veri servitori di Dio e lasciare che la nostra vita sia governata dal desiderio della ricchezza.


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