L’ECONOMIA CONDIVISA– L’ECONOMIA CRISTIANA - BIBLICA.
MISERIA - POVERTA’ – RICCHEZZA – LUSSO
ECONOMIA – TEOLOGIA – RELIGIONE – FEDE - CONDIVISIONE BIBLICA
PROCESSO CULTURALE SULL’ECONOMIA CONDIVISA
RIFLESSIONI NECESSARIE PER CAPIRE I PRINCIPI DELL’ECONOMIA CONDIVISA
Di Argentino Quintavalle:
Disastro.
Infatti, gli investitori per investire in beni reali e posti di lavoro pretenderanno degli interessi altissimi per coprirsi dai rischi.
Ecco esattamente la situazione catastrofica e distruttiva di oggi, dove gli investitori non stanno aprendo aziende, anzi, falliscono in massa, e dove quindi la spirale negativa dell’economia va sempre più in basso con la disoccupazione sempre più in alto, come predisse Keynes.
Mentre dall’altra parte abbiamo investimenti folli in speculazione.
Per finire questa tappa Keynesiana, arrivo alla ricetta che Keynes diede per rimediare al disastro sopra descritto.
Egli disse che in quelle condizioni di pessimismo generale e di depressione SOLO lo Stato è in grado di intervenire per stimolare l’economia con i suoi investimenti.
E deve farlo, ci dice Keynes.
Riassumo: gli investitori investiranno e creeranno posti di lavoro solo se sono in una economia che promette bene; gli investitori non assumeranno MAI e poi mai finché sono pessimisti sull’economia.
Questo significa che il Mercato da solo non eliminerà mai la disoccupazione; infatti meno redditi ci sono meno la gente spende, meno gli investitori guadagnano e meno investono.
A questo punto solo lo Stato può intervenire a stimolare l’economia coi suoi soldi, uno Stato in grado di predisporre le misure necessarie per eliminare il principale fallimento strutturale del mercato.
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